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20 febbraio 2013

Canon 6D. La mia recensione e prova pratica.

canon 6d

Arrivata da qualche settimana la nuova Canon 6D, vediamo di spendere qualche parola "leggibile", per chi volesse passare alla nuova entry level del mondo full frame di Canon. Come per la recensione dell'obiettivo Tamron 24-70mm f/2.8 VC USD cercherò di fare qualcosa di "leggibile", senza mille tecnicismi o senza andare a vedere crop al 100% di foto a 102.500 ISO, che spesso sono solo inutili fantasie mentali da forum. Vediamo sulla carta come se la cava.

Provengo da una 600D, per cui sarà questo il mio termine di paragone, che dovrebbe essere un po' quello che vuole Canon, visto che in teoria chi ha una 5D mark II dovrebbe puntare sulla 5D mark III, non sulla 6D.

Dimensioni. La 6D sta a metà tra una 600D e una 5D. Non trovavo particolarmente scomoda la più compatta 600D però devo dire che questa 6D è ancora più comoda da impugnare nonostante pesi di più. Certo chi ha le mani un po' grandi forse farebbe bene a prendere anche un battery grip che ne aumenterebbe il peso ma renderebbe decisamente più facile tenerla tra le mani.

Battery grip. Io ho preso un battery grip Meike compatibile su eBay. Il battery grip è un normalissimo battery grip compatibile, che replica le fattezze di quello originale in fatto di forma ma non di materiali. Non è tropicalizzato, il tasto di scatto non ha lo stesso feeling di quello originale ma funziona e si lascia usare. Adesso in molti si lamenteranno del fatto di spendere certe cifre per una 6D e andare a lesinare sull'impugnatura con doppia batteria. Non ci vedo nulla di male, costa un quarto dell'omonimo Canon e se non si deve andare a fare safari in  mezzo a tempeste di sabbia va più che bene. Io l'ho preso semplicemente perché per scattare book fotografici è più che adeguato (visto che si scattano numeroso foto in verticale), si lavora in studio e in qualche location all'aperto e non c'è particolare bisogno di avere attrezzature a prova di proiettile, ma solo di un'impugnatura migliore (il dito mignolo ha la sua parte con questo battery grip, assicurando una presa ancora migliore). Insomma, credo che ognuno debba analizzare la propria attività e poi prendere la decisione migliore.

Materiali. Sui forum sono scoppiate feroci lotte riguardante il corpo non interamente in lega di magnesio o la tropicalizzazione a livelli medio-buoni. Il corpo ha la parte superiore in plastica in modo da far funzionare gps e wi-fi. È un buon compromesso perché comunque la reflex si presenta bene, senza scricchiolii o punti deboli. Rispetto alla 600D è un ottimo passo avanti. È anche dignitosamente tropicalizzata, giusto per qualche goccia d'acqua e un po' di polvere, per chi non fa cose estreme è ottima er il 99% dei casi. Certo ragazzi se fate una scampagnata con Bear Grylls evitate di portarvela via, anche perché sappiamo che non è proprio un tipo da "passeggiata tranquilla sui colli".

Pulsanti. Quando la si prende in mano si nota subito come sembrano esserci decisamente meno pulsanti rispetto ad una 5D ma anche meno rispetto alla 600D. In realtà rispetto alla 600D ci sono più o meno gli stessi tasti solo che molti sono spostati sulla parte superiore vicino al minidisplay. La cosa importante è che tutti sono al posto giusto, vicino alle dita che dovranno premerli.
I tasti hanno un feedback davvero morbido, con una corsa più lunga dei tastini "plasticosi" delle reflex più economiche, danno veramente l'impressione di qualcosa ben costruito destinato a durare molto a lungo. Anche il tasto dello scatto ha un feeling completamente differente rispetto a quello di una 600D, è più morbido, fa meno "click", è più sensibile. Diverso ma mi piace molto.
Comoda la ghiera che ruota (la facevo più fluida però dopo poco ci si fa l'abitudine) con al centro un tasto ad 8 direzioni. Anche questa ha suscitato un po' di polemiche tra quelli che preferiscono il joystick della 5D mark III e quelli che non soffrono la sua assenza. Io sono tra questi ultimi, visto che ho provato il joystick della 7D e non sono rimasto convintissimo.
Comodo il tasto per cambiare gli ISO che ha un "profilo" diverso da quello degli altri, lo si può sentire senza staccare l'occhio dal mirino.

Rispetto alla 600D c'è una cosa molto interessante quando si usa la macchina in A (priorità di diaframmi). Si può impostare un tempo "limite", sotto il quale non scendere mai. In molte occasioni può tornare utile, soprattutto quando le condizioni di luminosità cambia

Gli sportelli del vano batteria e di quello della SD card sono a molla. Vuole dire che quando premete il tasto per sbloccarli si aprono automaticamente. Non che sia indispensabile, ma fanno comunque un bell'effetto.
A proposito di SD è quasi inutile dirlo ma a differenza della 5D mark II, questa reflex usa schede SD, con le quali io vado più d'accordo ma che per alcuni professionisti potrebbe essere un piccolo limite visto che ad esempio alcune reflex hanno due slot SD oppure come la 5D mark 3 hanno uno slot per le SD e uno per le CF. Diciamo che il limite è per chi ad esempio arriva da una 7D o da una 5D mark II che usano memorie CF. Sinceramente se usate SD da 32GB prima di riempire la scheda farete ora ad esaurire la batteria. Capisco che possa essere una perdita di tempo cambiare SD ma sinceramente faccio comunque fatica a considerarlo un problema.

Anche il rumore dello scatto è diverso, è un po' più "cupo", ovattato. Credevo che essendo il sensore grande il doppio (e di conseguenza anche lo specchio che si deve muovere su e gù e pure l'otturatore) una reflex full frame fosse più rumorosa ed invece è il contrario. Credo che il corpo in magnesio contribuisca ad attutire il rumore che proviene dallo scatto. O magari è semplicemente una costruzione diversa. Notevole anche lo scatto "silenzioso", davvero molto efficace nel ridurre il rumore di scatto.

L'autofocus è davvero incredibile. In Canon specificano che è sensibile fino a -3 EV, che detto così non ha molto effetto. L'ho provata nel weekend nel locale dove solitamente faccio foto e la macchina unita ad un obiettivo come il 17-40mm f/4 L USM non ha mai sbagliato un colpo. Io uso sempre il punto centrale per mettere a fuoco (e casomai poi ricompongo l'immagine) che semplifica la vita, però rispetto alla mia 600D è comunque un sorprendente passo avanti. I punti laterali sono molto buoni, non velocissimi come quello centrale ma comunque precisi. Leggendo un po' di opinioni in internet sembra che i punti laterali siano più o meno sensibili come quelli della 5D mark II ma più precisi. [In ogni caso anche la 600D ha un AF di tutto rispetto che non mi ha mai dato particolari problemi, anche in locali dove la luminosità spesso è carente].

Non ha il flash integrato. I vostri amici Nikonisti ve lo rinfacceranno a vita, però... c'è un però. Stiamo parlando di una reflex professionale (seppur entry level), che non ammette mezze misure, per cui il minimo che ci aspetta è che si abbia un flash esterno decisamente più versatile. Io non ne sento minimamente la mancanza, anzi, nella 600D, pur avendolo, in due anni non l'ho mai usato e mi ha sempre fatto abbastanza orrore anche solo pensare di tirarlo fuori.

Adoro il mini display sulla parte superiore della macchina, che consuma molta meno batteria rispetto a quello LCD e che ha tutte le informazioni necessarie allo scatto. C'è anche un tastino dedicato che permette di attivare la retroilluminazione e poterlo vedere al buio. Oltrettutto è ben usabile anche sotto il sole, a differenza del monitor LCD.

Ormai è ufficiale, la 6D ha problemi con le batterie non originali, quelle compatibili per intenderci. Nonostante monti il modello LP-E6 (lo stesso di 7D, 60D e 5D mark II) chi avesse una di queste tre macchine non pensi immediatamente di "condividere" le batterie con la 6D. Il problema è che le batterie hanno un chip che le identifica e fornisce alla macchina le informazioni riguardo la carica e che probabilmente i produttori di batterie compatibili dovranno aggiornare in vista della 6D.
Così se montate una batteria compatibile (come ho fatto io) la macchina vi dirà che non riesce a comunicare con la batteria. Poco male perché comunque si può scattare nonostante l'indicatore della batteria non funzioni (è vuoto come se la batteria fosse scarica). Il problema è quando la si va a caricare con il caricabatterie originale che non riconoscendo la batteria non la caricherà.
Adesso in molti avranno da ridire sul fatto che si spendano quasi 2.000 euro di macchina e si vada a lesinare sulle batterie ma bisogna ricordare che (1) le batterie originali seppur certificate e controllate hanno comunque cifre alte e sono pur sempre batterie "normali", (2) ci sono produttori di batterie compatibili che producono ottime batterie a metà prezzo (non batterie di infima qualità da 5-10 euro) e che sono comunque validissime.
Le soluzioni sono 3, puntare solo su batterie originali, chiedere al venditore se la batteria è compatibile al 100% con questa reflex, comprare un caricabatterie non originale in grado di caricare queste batterie. Ho scelto la terza opzione, si rinuncia all'indicatore di carica ma comunque si hanno buone prestazioni (oltretutto ci sono caricabatterie non originali che costano meno di 30 euro e che contengono una batteria, il cavo per collegarlo alla rete elettrica, quello per collegarlo all'accendisigari dell'auto e anche un cavo USB nel caso voleste tenere il caricabatterie sempre accanto al PC.

Gestione ISO. Incredibile è la prima parola che mi viene in mente perché a differenza delle normali reflex entry level (vedi 1000D o 600D) qui siamo davvero su altri pianeti. Scattare a 3200 ISO è qualcosa che lascia a bocca aperta per l'incredibile pulizia dell'immagine. Se ne potrebbe parlare ore o stare a leggere minuziose recensioni ma è innegabile che questa macchina alza notevolmente il livello anche rispetto ad una macchina come la 5D mark II e in qualche test supera addirittura le 5D mark III.


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